In Cina si stanno conducendo esperimenti genetici sugli esseri umani, sfruttando perlopiù soggetti appartenenti ad etnie bistrattate dal governo di Pechino come i Tibetani e gli Uiguri.
Fino a qualche mese fa tutte le voci circolanti in materia potevano sembrare leggende alla quale solo i più accaniti complottisti avrebbero potuto credere, ma dopo anni e anni di voci apparentemente senza fondamento, Li Guang, un biochimico, professore dell'università di Pechino, coinvolto nel progetto e fuggito dalla madre patria in preda al disgusto ed al rimorso si è deciso a rivelare dettagli inquietanti in materia.
Un'intervista è stata rilasciata per la tv inglese e da questa emergono dettagli impressionanti.
Gli studi sarebbero prevalentemente focalizzati su una terapia genica che dovrebbe portare ad un atrofia dell'amygdala, ovvero la zona posta alla base del cervello che gestisce le emozioni e la paura; tutto questo è volto a creare esseri umani privi di emozioni che ne possano condizionare il comportamento e le scelte autonome, una popolazione fedelmente devota al regime che per nessuna ragione al mondo possa essere distolta dal proprio lavoro al suo interno.
Aldilà di questo dall'intervista emerge che in altri laboratori dove il reo confesso non ha mai messo piede sembrerebbe che si stiano cercando di ibridare esseri umani con altre specie animali per creare atleti e militari più performanti e resistenti, e che sarebbero già stati creati degli uomini pesce (in realtà uomini delfino) sostituendo due cromosomi nel DNA umano con due sempre condivisi dai cetacei. Potrebbe essere questa la spiegazione del misterioso avvistamento di una "sirena" in Israele?
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